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Raffaello Sorbi (Firenze 1844 - 1931) L'ACQUAIOLA olio su tavoletta, cm 16,5x13 firmato in basso retro: timbro della Raccolta Ing. Gino Masè di Milano   THE WATER CARRIER oil on panel, 16.5x13 cm signed at the bottom on the reverse: stamp of the Raccolta Ing. Gino Masè of Milan   L'opera è accompagnata da autentica su fotografia di Enrico Piceni.   Provenienza Raccolta Ing. Gino Masè, Milano Collezione privata   Raffaello Sorbi è uno dei più apprezzati artisti accademici fiorentini dell’Ottocento. Formatosi alla scuola di Antonio Ciseri all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nelle prime opere d’impostazione storico-romantica risente dell’influenza del maestro. La fine accuratezza del disegno e le sapienti scansioni luminose sembrano attualizzare gli eventi storici passati, e una grande capacità tecnica gli permette di affrontare le più varie tematiche, dai soggetti antichi a quelli medievali e settecenteschi. La sua fama per questo tipo di produzione cresce così tanto che nel 1863 il re Vittorio Emanuele II gli commissiona un dipinto raffigurante Piccarda Donati fatta rapire dal convento di santa Chiara dal fratello Corso, conservato a Palazzo Pitti a Firenze. Contemporaneamente alla produzione aulica ed ufficiale, Sorbi entra in contatto con l’ambiente innovatore del Caffè Michelangiolo, ove si reca saltuariamente, sin dai primissimi anni Sessanta, sia partecipando alle nuove ricerche nell’esecuzione dei bozzetti storici, sia affrontando le nuove tematiche del vero, figure in interni e piccole impressioni di paesaggio, ove si coglie una particolare finezza di occhio e di esecuzione come la piccola tavoletta che presentiamo in questa vendita. Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta l’artista si dedica quasi esclusivamente ai soggetti classici, eseguendo splendide opere ove gli stimoli delle nuove ricerche si fondono magistralmente con una personale acutezza di descrizione e finezza esecutiva. L’interesse per il soggetto storico costituisce una costante nella vasta produzione del pittore, che spazia dalle rivisitazioni classicheggianti alle ambientazioni trecentesche, rinascimentali e settecentesche e modifica l’originaria impostazione romantica per più calibrate e fredde composizioni dove la luce diviene la dominante stilistica.  

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