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Eugène Boudin (Honfleur 1824 - Deauville 1898) BRUXELLES. LE BASSIN DU COMMERCE olio su tavola, cm 27x34 firmato in basso a sinistra   BRUXELLES. LE BASSIN DU COMMERCE oil on panel, 27x34 cm signed lower left   Provenienza Durand Ruel, Parigi Dr Alfred Barnes, New York American Art Assoc., New York, 2 June 1915, lot 3 Kunsthandel Rueb, Amsterdam Collezione privata   Bibliografia R.L. Benjamin, Eugène Boudin, New York 1937, p. 132 R. Schmit, Eugène Boudin 1824-1898, Paris 1973, vol. I, p. 267 n. 748   Eugène Boudin fu uno dei primi artisti francesi del secondo Ottocento a praticare in maniera convinta la pittura en plein air, lavorando con particolare intensità in Bretagna. Figlio di un capitano di vascello, il suo genio creativo predilesse sempre le ambientazioni marine, le spiagge nordiche spazzate dal vento e gli scenari portuali, movimentate dalle imbarcazioni e dalle attività dei pescatori, protagonisti inconfondibili della sua cifra stilistica. Invitato dal mercante e imprenditore Léon Gauchez, nel 1871 Boudin si trasferì in Belgio, soggiornando prima a Bruxelles e poi ad Anversa, restandovi solo per un anno e per poi far ritorno in Francia, nuovamente in Bretagna e poi in Normandia. Anche nel corso di questa sua breve parentesi, la sua attenzione si spostò sui suoi soggetti prediletti, come si vede da questa ripresa del bacino commerciale della capitale belga – laddove oggi si tiene il famoso mercato del pesce cittadino –, sul cui fondo è riconoscibile con chiarezza il profilo della chiesa di Santa Caterina. La scena è giocata su rapide impressioni cromatiche e vibranti variazioni luministiche di certo frutto dai suoi passati contatti con gli esponenti della Scuola di Barbizon, evolutesi poi in chiave moderna attraverso la condivisione dei dettami pittorici impressionisti e, soprattutto, la frequentazione del suo amico Claude Monet. L’olio su tavola in oggetto, dai toni caldi e argentini e dalla pennellata corposa, si caratterizza per un ritmo compositivo piuttosto pacato, con le imbarcazioni ormeggiate e immerse in un’atmosfera sospesa, come a voler immortalare un momento di pausa dell’animato traffico commerciale di Bruxelles. A interrompere la calma piatta della scena, le manovre di scarico dei pescatori al lavoro sulla barca in primo piano sulla sinistra e due stormi di uccelli nel cielo, a solcare le fitte velature stese da Boudin – non caso definito da Corot «il re dei cieli» – mediante tocchi di colore omogenei e succosi. L’artista francese ritornò più volte su questo specifico soggetto, e in particolare nella versione ad acquerello datata 1871 e apparsa di recente sui circuiti di vendita («Floralies», tableaux modernes, sculptures, tapisseries, vendita Osenat, Versailles, 28 giugno 2020, n. 16), opera in sorprendente contiguità con il nostro dipinto in termini di punto di osservazione, taglio prospettico a campo largo e puntuale disposizione delle imbarcazioni attraccate ai due quai del bacino fluviale, indizi che inducono verosimilmente a considerare una realizzazione contemporanea delle due redazioni.   F.M.

milano, Italien